“Never Beneath Her” è un potente e provocatorio esempio di aRtivismo femminista. Quest’opera fa parte della serie “L’Abecedario della Donna Libera”, in cui Aliteia esplora l’alfabeto delle donne vittime di violenza psicologica perpetrata dal patriarcato. Ogni lettera dell’alfabeto rappresenta una parola o una frase correlata alla violenza subita. La scelta dell’utilizzo dello specchio come supporto per il testo ha una profonda simbologia: riflette non solo l’immagine fisica dell’osservatore, ma anche la società e le sue dinamiche, mettendo in luce il ruolo della donna nella società patriarcale. Attraverso l’uso della disgrafia, l’artista esprime il disagio, la rabbia e la determinazione delle donne nel resistere e nell’affrontare il patriarcato: una chiamata all’azione per la creazione di un mondo più equo e giusto per tutte le donne.

Aliteia, nata come Alice Babolin a Padova nel 1985, ha concepito l’arte come strumento di conoscenza e trasformazione. Il nome “Aliteia” deriva dalle parole “Ali” e “Aletheia” (ἀλήθεια), che significa letteralmente “lo stato di non essere nascosto, lo stato di essere evidente”. Implica anche un significato di sincerità, come fattualità o realtà. L’artista ha dunque il compito di rivelare, portare o far portare a galla il celato.