Perfezione Naturale

Stefano Scalella

[ ITA ]

Anno: 2025
Materiale: Video analogico

Il video nasce da fotografie analogiche successivamente manipolate in digitale: l’immagine delle uova in cartone diventa metafora di identità simultaneamente protette e imprigionate.

Diverse per tonalità ma uniformi nella forma, le uova cercano un posto in una società che cura e, insieme, opprime; che nutre e, talvolta, sottrae. L’ossessiva ricerca di appartenenza conduce alla scomparsa—forse fuga, forse dissoluzione. L’opera mette in tensione visibilità/sparizione e rivela la fragilità dell’identità in un mondo che tende a erodere la complessità emotiva a favore del conformismo.

Stefano Scalella

Arti Audiovisive

Stefano Scalella si è diplomato presso l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri Umberto I (2011) e ha poi intrapreso un percorso universitario in “Design Industriale e Ambientale” presso l’Università di Camerino ad Ascoli Piceno. Dopo aver conseguito la laurea triennale nel 2016, ha proseguito gli studi iscrivendosi al corso di laurea magistrale nella stessa università, con specializzazione in “Computational Design”.

Dopo aver trascorso il primo anno accademico in Italia, nel secondo anno si trasferisce a Lisbona (Portogallo) grazie a una borsa Erasmus, frequentando la Faculdade de Arquitetura da Universidade de Lisboa (2017). Rientrato in Italia e conseguita la laurea, continua la sua formazione presso Big Rock, in Veneto, frequentando il corso di Realtà Virtuale (2019). Qui acquisisce competenze nello sviluppo di videogiochi e matura esperienza nel mondo videoludico.

Successivamente si trasferisce a Firenze per lavorare presso Diaframma srl (2021) come tecnico di Virtual Production, per poi spostarsi a Monaco di Baviera (Germania) nel 2022 per un tirocinio nello stesso ambito. Attualmente lavora come Mixed Reality Engineer presso lo studio AlesiDesign.

Ha esposto le sue opere a Lisbona (2017–2018) e, nel 2023, realizza una struttura artistica in plexiglas e compensato per il workshop “Evo-luzioni corali”. L’anno successivo espone un video composto da fotografie analogiche, intitolato Human Empathy, per la mostra “IL RESTO È PER I PAZZI”, a cura di Michele Gentili.

Artist Statement

Le creazioni fotografiche di Stefano Scalella sono il frutto di una serie di esperienze vissute in giro per l’Europa, ascoltando e respirando i luoghi con cui l’artista è entrato in contatto. Suggestioni, emozioni e significati si sono trasformati in scatti fotografici, con l’intento di immortalare l’attimo per trasporre la narrazione in immagine.

L’artista sceglie esclusivamente fotocamere analogiche, un mezzo che impone attenzione a ogni singolo scatto, poiché, a differenza del digitale, non dispone di un potenziale creativo illimitato, ma di un numero limitato di possibilità. Questo strumento consente di catturare l’attimo nella sua unicità, rendendolo irripetibile, così come nella realtà non esistono due istanti identici.

Il pensiero artistico complessivo di Stefano Scalella è il risultato di un percorso introspettivo iniziato nel 2016 con la realizzazione di illustrazioni a tema satirico. Con il tempo, l’evoluzione ha portato all’uso del mezzo fotografico, rivelatosi più adatto all’obiettivo di esprimere la bellezza insita in ogni momento.

La cifra identificativa della sua arte fotografica è, infatti, uno sfondo uniforme, su cui campeggia un protagonista centrale, che non solo trasmette la propria bellezza intrinseca, ma riesce anche a far emergere il potenziale di tutto ciò che lo circonda, valorizzandolo.
L’artista, che firma le sue opere con il proprio nome, presenta diverse collezioni tematiche.