PERFORMANCE

BAIA – Quello che Resta

Marco Casagrande + Nicolò Giorgini

[ ITA ]

24 Ottobre 2025

21:00

Latitudine 40°82’16’’N – Longitudine 14°07’67’’E – Pressione 1.5 atm – Profondità 5 m

Baia, città sommersa circa duemila anni fa a causa del bradisismo — un lento terremoto che inghiottì strade, mosaici, statue e memorie. Da questa suggestione prende avvio una riflessione su ciò che perdura e riecheggia nello spazio e nel tempo, come in un fondale dove resti antichi si depositano e lasciano tracce di ciò che è stato, che è e che sarà.

BAIA – quello che resta è un frammento di tempo sospeso: corpi, residui, suoni, tracce e immagini che sprofondano e riemergono per generare un nuovo paesaggio. La proposta esplora le pratiche che animano l’ultima creazione coreografica del duo casagrande // giorgini, immaginando lo spazio del festival come una zona di sospensione, dove il corpo può abbandonarsi, lasciarsi sprofondare simbolicamente nel mare e liberare ogni tensione, attivando uno stato percettivo dilatato e immersivo.

Così come negli abissi la colonna d’acqua comprime ogni superficie, anche nella società contemporanea incombe una pressione invisibile: l’urgenza costante di essere al passo, di performare, di restare visibili dentro flussi accelerati. Questa forza grava sui corpi, plasma respiri e immaginari. La pratica invita perciò a riemergere, a ritrovare una collocazione singolare e irripetibile. Ogni risalita ridisegna la mappa del paesaggio condiviso, apre varchi, genera nuove cartografie sensibili: territori mobili in cui la presenza individuale diventa orientamento collettivo, bussola di nuove convivenze.

Guidati dall’immaginario di Baia sommersa, ci si addentra negli elementi di profondità e pressione, indagando come possano tradursi in esperienza corporea attraverso qualità del movimento, dinamiche interne e relazioni spaziali.

  • Profondità: in geologia il bradisismo è un terremoto lento che determina l’innalzamento e l’abbassamento del suolo. Da questo fenomeno nasce una ricerca sulla relazione tra corpi che, immergendosi nello spazio, lasciano tracce e informazioni, creando texture complesse dell’ambiente.
  • Pressione: nelle profondità marine il corpo si confronta con una forza crescente. Durante la pratica si esplorerà una qualità corporea che abbia un peso tangibile nello spazio, un corpo che negozia tra la pressione che lo sovrasta e il desiderio di emergere, ricollocarsi.

Un luogo aperto, un performance-lab: uno spazio fluido tra pratica e performance.

Il laboratorio, articolato nell’arco di un pomeriggio, culmina in una performance partecipata e aperta al pubblico. Si immagina un paesaggio fisico e simbolico in cui, se possibile e in totale sicurezza, il pavimento sia bagnato, evocando un fondale emerso. I corpi lentamente riemergono da questa superficie per poi risprofondare, in un dialogo continuo tra affioramento e scomparsa: un moto ciclico che richiama la memoria sommersa, l’instabilità del tempo e la pressione del paesaggio che si trasforma.

Un’esperienza condivisa in cui ciò che resta si rivela attraverso corpo, suono e traccia.


Marco Casagrande + Nicolò Giorgini

Performance e Coreografia

Il duo nasce nel 2019 dall’incontro tra Marco Casagrande e Nicolò Giorgini. La loro ricerca artistica si fonda sulla convinzione che l’arte sorga dall’apertura al mondo e dal dialogo continuo con l’ambiente circostante, integrando elementi sonori, visivi e coreografici in opere immersive e multidisciplinari.

Il loro primo lavoro, DOT, è stato selezionato per Progetto OIKOS – Residenza per Artisti nei Territori, NAOcrea2022, Alloggiando Art Fest e per la vetrina under 25 FLIC25 – Spazio ai Giovani!*. Dal 2022 al 2024 hanno fatto parte di Incubatore per futur coreograf**. La loro ultima creazione, BAIA, è realizzata con il supporto del programma di residenza SALON di Core Dance (Atlanta, USA), IED (Milano) e D.ID Dance Identity (Eisenstadt, Austria), ed è sostenuta da Culture Moves Europe e Goethe-Institut. Le loro opere hanno preso parte a festival in Italia e all’estero, tra cui Tanec V Galerii alla National Gallery e Studio Alta (Praga), Salon: the Art of Conversation (USA), KorperMeets (Centro di Produzione Korper – Napoli), Festival Più che Danza! (Milano) e Attraverso la Tendenza (Pescara).

Marco Casagrande si laurea in Danza Contemporanea presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma, lavorando con coreografi quali Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Fabrizio Varriale, Enrico Paglialunga, Luca Della Corte, Andonis Foniadakis. Come performer collabora con Lenka Vagnerova & Company, Iole La Sala, Manuela Colacicco, Edoardo Mozzanega, compagnia 7-8 chili e DOM – Leonardo Delogu. Come autore presenta il solo PRIVATE RITE – something is growing, selezionato per Residanza 2020 e replicato in diverse rassegne nazionali. Nel 2024 cura le coreografie per l’evento EYE – European Youth Event, in collaborazione con il Parlamento Europeo e l’Università di Bologna.

Nicolò Giorgini si diploma al corso danzatore della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano. Ha lavorato con coreografi come Olivier Dubois, Michele Di Stefano, Julie Anne Stanzak (Wuppertal Tanztheater), Julie Ann Anzillotti, Zero Visibility Corp, e ha partecipato al percorso formativo per giovan* autor* Nuove Traiettorie XL. Come performer ha collaborato con Gruppo E-motion, Elie Tass (Les Ballets C de la B/Alain Platel), Davide Calvaresi, gruppo nanou, Emanuel Gat, Simona Bertozzi, Laura Gazzani. Come autore ha presentato la sua prima creazione HIT PARADE allo Strabismi Festival e a Dominio Pubblico – La città agli Under 25. Il suo lavoro di videodanza WALKING AND FALLING è stato finalista al Premio Interfaccia Digitale.